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AUTOTRAPIANTO
DIRETTORE SANITARIO
Dott.Di Mascio – Codice Regionale: 990934 – Ordine dei medici di Parma 5255

La caduta dei capelli negli uomini prende il nome di alopecia androgenetica o più semplicemente “calvizie maschile”. Anche le donne ne soffrono con percentuali che sfiorano il 40% e tendenzialmente si manifesta con diradamento ed assottigliamento dei capelli che incidono in modo negativo sulla psiche di chi ne è affetto.

Causa di perdita dei capelli può essere anche lo stress, che può innescare la caduta di capelli già geneticamente programmata.

Ci sono anche casi in cui la caduta dei capelli è scatenata da vere e proprie patologie come ad esempio la mancanza di ferro, i disturbi tiroidei, il lichen planopilaris e l’alopecia areata.

UN MITO DA SFATARE

 

 

I capelli non si perdono per i lavaggi frequenti; per uso di shampoo inappropriati; per uso del casco; per scarsa circolazione sanguigna o altre credenze popolari prive di ogni fondamento scientifico.

 

 

I capelli si perdono per effetto dell’ormone maschile, il Testosterone, il quale, entrando in contatto con l’enzima 5 alfa reduttasi, che si trova alla base della papilla germinative del capello, si trasforma in “diidrotestosterone”. Questo provoca il progressivo rimpicciolimento del follicolo pilifero fino a ridurlo a vello cioè calvizie.
Avere una chioma folta è il desiderio sia di uomini che donne predestinati dalla genetica a perdere i capelli – La maggior parte di coloro che sono colpiti dalla caduta dei capelli non si rassegnano e provvedono presto alla ricerca della soluzione.
L’autotrapianto dei capelli rappresenta uno dei metodi più in voga di oggi. È molto usato dagli uomini tra i 35 e i 60 anni e meno usato, invece, dalle donne per motivi di recupero della foltezza adatta (numero di capelli per centimetro quadrato).
Di seguito alcuni dei suggerimenti utili per ottenere il massimo risultato da un autotrapianto di capelli.

1
Scegliere il chirurgo o la struttura che offrono più garanzie

Gli ottimi risultati si ottengono quando ci si rivolge a professionisti con provata esperienza e che operano quotidianamente seguendo aggiornamenti costanti.

2
L’autotrapianto dei capelli non è indicato a tutti

Bisogna stabilire caso per caso l’idoneità all’intervento che è determinata da 3 fattori: età del paziente; estensione dell’area calva; zona donatrice ricca (nuca).

3
L’autotrapianto dei capelli è un intervento chirurgico

Coinvolge figure specializzate che, insieme al chirurgo, contribuiscono al buon esito dell’intervento garantendo la sicurezza del paziente.

LA TESTIMONIANZA DI GIANLUCA

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LE TECNICHE D’INTERVENTO

L’autotrapianto di capelli può essere eseguito utilizzando due tecniche: la Strip detta anche F.U.T. o la tecnica F.U.E

La differenza tra F.U.T. e F.U.E. consiste nelle modalità di prelievo delle unità follicolari.

TECNICA F.U.T.

La tecnica F.U.T. (Follicolar Unit Transplantation) è una tecnica di autotrapianto di capelli che consiste nel prelievo di una losanga di cuoio capelluto (STRIP) dall’area donatrice (nuca) che viene quindi suturata. La cicatrice nella zona prelievo è talmente sottile da essere impercettibile anche con capelli corti. Questo tipo di intervento, consente più prelievi di capelli con intervalli di almeno 1 anno. Utilizzando la tecnica F.U.T. si possono avere alte percentuali di attecchimento dei capelli trapiantati che sono superiori alle percentuali della tecnica
F.U.E.

TECNICA F.U.E.

La tecnica FUE (Follicolar Unit Extraction) è una tecnica di trapianto dei capelli che preleva direttamente le unità follicolari dalla zona donatrice.
La F.U.E. è usata come tecnica da circa 20 anni da molti chirurghi sia italiani che stranieri ed è l’evoluzione della tecnica punch (ciuffetti effetto bambola) abbandonata a favore della tecnica STRIP (FUT)
Il metodo F.U.E. preleva le unità follicolari nell’area donatrice con bisturi circolari molto piccoli. Il prelievo delle unità follicolari può essere fatto manualmente o con l’utilizzo di un sistema rotante motorizzato.

Direttore Sanitario

Dir. Sanitario Dott.Di Mascio – Codice Regionale: 990934 – Ordine dei medici di Parma 5255

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